Banca d'Italia e ITE "Carrara": un dialogo fruttuoso sulle criptovalute


Platea attenta e partecipe per il dottor Mauro Piermarini che, a seguito degli accordi intervenuti fra Banca d’Italia e Istituto Tecnico Economico “F. Carrara”, la settimana scorsa ha piacevolmente intrattenuto gli alunni delle classi quinte sul tema “Moneta e strumenti di pagamento”.

Il relatore, dopo un’introduzione sul contesto relazionale e conoscitivo in cui oggi si muovono i “nativi” digitali, ha proposto al giovane pubblico un’ interessante disamina dell’attuale accezione di moneta, delle funzioni che essa svolge (mezzo di scambio, riserva di valore e unità di conto), di chi ne controlla la quantità e del sistema che ne garantisce il valore. Piermarini si è poi soffermato in particolar modo sulle caratteristiche della moneta “bancaria” e degli strumenti elettronici di pagamento, la cui diffusione crescente si deve alla praticità d’uso, alla tracciabilità, alla sicurezza che essi comportano ed alla loro attitudine a contrastare il riciclaggio. Articolata ed efficace l’analisi delle peculiarità e dei profili di sicurezza delle carte di credito, debito e prepagate. Hanno, altresì, trovato ampio spazio di trattazione e confronto i bonifici, gli addebiti SEPA e l’assegno bancario.

Ma sono i pagamenti in internet ad aver monopolizzato l’interesse degli studenti, non solo perché l’e-commerce è per loro, ormai al quinto anno, materia quotidiana di studio, ma anche per l’attualità dell’argomento. Si tratta dei mobile payments, pagamenti che avvengono tramite canali molteplici: smartphone, tablet, dispositivi abilitati alla tecnologia NFC o con accesso ad un wallet (un portafoglio digitale in cui sono inseriti i propri strumenti di pagamento), smartwatch ed eyewear.

Altrettanto interessanti le fasi conclusive dell’incontro, tutte imperniate su vari aspetti della moneta virtuale, più comunemente nota come criptovaluta o bitcoin: la filosofia che la ispira, la sua infrastruttura, i vantaggi (indipendenza, basso costo, semplicità e trans-nazionalità) e gli svantaggi (assenza di tutele legali e contrattuali, di forme di controllo e vigilanza, di garanzia dei “depositi”, rischi di perdita per guasti, attacchi e smarrimento, elevata volatilità, chiusura della piattaforma per attività illecite, incertezze sul trattamento fiscale) che essa comporta.

Gli studenti hanno sinceramente apprezzato la chiarezza espositiva e la capacità di dialogo del relatore che, a sua volta, si è compiaciuto per il comportamento e la partecipazione qualificata di cui i ragazzi hanno dato prova.

Marina Giannarini

                                  (già pubblicato da "Lucca in Diretta", "La Gazzetta di Lucca" e "Il Tirreno")